In un recente editoriale, pubblicato qui il 2 Maggio, Jurgen De Wispelaere ha sostenuto la necessità di fissare il Basic Income Day in una data diversa dal Primo Maggio. Da due anni organizzo il coinvolgimento della comunità Reddit del Reddito di Base nel promuovere il Basic Income Day, e sono stato invitato a rispondere alle sue osservazioni. Ecco la mia risposta, che inizia con una domanda.
Perché esiste un movimento dei lavoratori?
Riflettete a fondo, per un momento, su questa domanda. In definitiva, qual è lo scopo, l’obiettivo di tutto quel movimento? Da dove arriva? Dov’è ora? E dove sarà tra 50 anni? E come rispettare al meglio la storia del movimento, col passare degli anni?
In un recente articolo intitolato “Ours to Master”, Peter Frase, per il settimanale Jacobin, sostiene le ragioni di quello che chiama “Luddismo Illuminato,” in base al quale il lavoro non avrebbe più ragioni di opporsi in modo miope alle tecnologie innovative. Le tecnologie migliorative dovrebbero essere accolte per tutto ciò che sono in grado di realizzare. Se una macchina può svolgere il lavoro meglio, e a miglior mercato, di qualcun altro, allora dovrebbe svolgerlo lei. Il problema non è l’eliminazione tecnologica dei posti di lavoro. Il problema è la distribuzione inappropriata dei guadagni che ne derivano. E in che modo il movimento lavorista potrebbe svolgere questa funzione al meglio? Be’, stando a Frase…
“rivendicare collettivamente una quota della ricchezza prodotta dall’automazione richiede una vittoria a livello statale, più che individuale. E questa si potrebbe ottenere tramite un reddito di base universale, un pagamento minimo garantito a tutti i cittadini completamente indipendente dal lavoro. Se promosso dalle forze progressiste, l’UBI sarebbe una riforma non riformista che inoltre accoglierebbe l’automazione, anziché resisterle, rendendo le macchine più competitive dei lavoratori, che così sono in una posizione migliore per rifiutare gli stipendi più bassi. Faciliterebbe inoltre l’organizzazione del lavoro, agendo come una sorta di cassa scioperi e da “cuscinetto” contro la minaccia della disoccupazione. Un reddito di base universale potrebbe proteggere i lavoratori e realizzare il potenziale di un’economia altamente sviluppata e post-scarsità; e potrebbe liberarci dalla falsa scelta tra lavoratori ben pagati o macchine salva-lavoro, sindacati forti o progresso tecnologico.”
Qui è necessario comprendere alcune idee molto importanti. Nel 21esimo secolo, il movimento per il lavoro reclamerà il reddito di base come una vittoria strategica, così che non solo si impedisca di continuare a trasferire i guadagni della tecnologia ai proprietari di capitale, ma da irrobustire ulteriormente il movimento lavorista stesso permettendo un potenziale generale di sciopero che in questa forma non è mai esistito in tutta la storia. Per giunta, conquistando la possibilità per tutti i lavoratori di dire “No” a stipendi e condizioni insoddisfacenti, si sosterrebbe il potere negoziale di ogni singolo lavoratore.
In altre parole, il reddito di base non è il nemico del movimento per il lavoro. Ma il suo migliore alleato.
È su questa linea di ragionamento che un giorno come il Labor Day, negli anni a venire, dovrebbe galvanizzare il lavoro attorno all’idea di far lavorare la tecnologia per i lavoratori – tutti i lavoratori, inclusi queli coinvolti in tutte le forme di lavoro non pagato e che implica qualche tipo di cura, come la crescita dei figli (insomma, quel tipo di lavoro che crea nuovi lavoratori). E dovrebbe farlo, nel 21esimo secolo, lottando per il reddito di base universale.
Il Basic Income Day è sinergico, non antagonistico, al Labour Day.. Il suo scopo non è spodestare le conquiste del lavoro nei secoli passati, ma onorarle e spingere il movimento in un futuro di conquiste ancora maggiori. Sì, sono morte delle persone per il lavoro. Anche il Primo Maggio del 1929 sono morte delle persone che lottavano per i diritti dei lavoratori. Ed erano lì per la stessa ragione per cui un gruppo di minatori ha scioperato il Primo Maggio del 1926. Per la stessa ragione per cui la Prima Giornata Internazionale dei Lavoratori fu organizzata il Primo Maggio del 1889. Che è la stessa ragione per cui i lavoratori americani chiesero uno sciopero generale per una giornata lavorativa di 8 ore il Primo Maggio del 1886, pochi giorni prima delle bombe su Chicago del 4 Maggio. Che era essenzialmente la stessa ragione per cui la American Equal Rights Association fu fondata il Primo Maggio del 1866.
E qual è, quella ragione? La ragione, in definitiva, è la risposta alla domanda che mi sono fatto all’inizio: “Perché esiste il movimento per il lavoro?”
Il movimento per il lavoro esiste perché ha diritto di esistere, perché le persone hanno diritto a esistere. Il movimento per il lavoro esiste perché del lavoro non dovrebbe beneficiare solo il singolo lavoratore, ma tutti i lavoratori e perfino tutta l’umanità in una solidarietà ultima, non solo i detentori di capitale. E il movimento per il lavoro cesserà di esistere, se non si impernia sull’idea di un reddito di base garantito per tutti. I proprietari della tecnologia lo capiranno, e anche il movimento per il lavoro deve arrivare a capirlo. È una questione di eguali diritti economici, e questi sono diritti per cui dobbiamo combattere e vincere.
Senza combattere, e vincere, per un reddito garantito a tutti, i sindacati continueranno a perdere potere attraverso una continua ridefinizione del concetto di lavoro da quelli che una volta erano posti sicuri e stabili nella manifattura, che “complementavano” il sindacato dei lavoratori, ai posti di lavoro part-time, freelance, globalizzati, sempre più insicuri, fatti di contratti a zero ore e fattispecie in continuo mutamento. Un lavoro che assume forme sempre nuove, rendendo estremamente difficile prevalere sul capitale.
Il movimento lavorista ha bisogno del reddito di base non solo per sopravivere ma prosperare. Ai lavoratori serve la capacità di scegliere di lavorare per se stessi e di declinare il lavoro per altri, e questo è possibile solo con un reddito di base. I lavoratori dovrebbero anche poter beneficiare dei guadagni della tecnologia, attraverso o un aumento dei redditi o una riduzione delle ore di lavoro, maggiori benefit o addirittura una quota della proprietà. Lavorare per gli altri dovrebbe essere una scelta, e quella scelta deve essere conquistata dai lavoratori per tutti i lavoratori, che sia tradizionalmente vista come lavoro o no.
Questa è solidarietà universale, e questo è il Basic Income Day.
Personalmente, considero il Basic Income Day come molto più rispettoso di tutto ciò per cui i lavoratori hanno lottato – e per cui alcuni sono morti – negli anni del vedere il moderno movimento per il lavoro continuare a lottare per lavorare invece che per la libertà dal lavoro, o lasciare che il movimento per il lavoro sparisca interamente mentre il lavoro umano viene sostituito dal lavoro delle macchine.
In ogni caso, se si va al vero nocciolo della questione, qual è lo scopo di un sindacato dei lavoratori? Be’, qual è lo scopo di un’azienda automobilistica? L’amministratore che crede che lo scopo di un’azienda automobilistica sia quello di produrre automobili è contemporaneamente in errore e miope. Il vero scopo di un azienda automobilistica è permettere il trasporto dei suoi clienti in un modo sempre migliore. Fissarsi sui correnti mezzi di trasporto, come una macchina, è un ostacolo al progresso. Un’azienda dovrebbe sempre cercare nuovi modi di migliorare la qualità a vantaggio dei suoi clienti. Le automobili non sono la soluzione definitiva al problema di come portare un cliente da A a B, e l’azienda che non riuscisse a capirlo prima o poi fallirà come azienda, perché un concorrente offrirà un’innovazione migliore.
È sulla stessa linea di ragionamento che i sindacati dovrebbero smettere di avere in mente solo il loro obiettivo di breve periodo. Lo scopo dei sindacati dei lavoratori è quello di perpetuarsi nella loro forma attuale? Il loro scopo è aumentare gli stipendi e ridurre le ore attraverso un maggior potere di negoziazione solo per coloro che ne sono membri? Cosa succederà ai sindacati dei lavoratori, in un mondo che non richiede più lavoro umano? Vogliono festeggiare il Primo Maggio 2050 tornando indietro con la mente ai bei tempi in cui le persone erano in grado di vivere una buona vita, e in cui esistevano i sindacati dei lavoratori?
Il movimento per il lavoro deve rendersi conto, proprio come tutti noi, dell’anno in cui siamo. La tecnologia e la globalizzazione esistono, e dobbiamo riconoscere gli effetti che stanno già avendo su ciascuno di noi. Il reddito di base è la vera “battaglia del secolo”, e il lavoro non deve solo unirsi alla lotta, ma guidarla. Se mai otterremo un reddito di base davvero universale, che cresca nel tempo fino ad essere più che “basic”, l’impulso deve arrivare da sinistra. La destra, benché anche alcune sue forze sostengano il reddito di base, probabilmente favorirà una versione che privilegi il capitale sul lavoro. Ottenere un reddito di base universale, concepito come una quota crescente di una produttività nazionale in continbuo aumento sarà invece una battaglia che spetta alla sinistra vincere.
Vincere questa battaglia per un reddito di base universale implicherà, come primo passo, il rendersi conto che il reddito di base è ciò per cui il movimento del lavoro ha sempre combattuto, senza nemmeno saperlo – il diritto di un essere umano alla vita e ai frutti del proprio lavoro.
Abbiamo tutti diritto ad un maggior potere negoziale. Abbiamo tutti diritto a non doverci più preoccupare del prossimo pasto o di perdere il tetto sulle nostre teste. A bbiamo tutti diritto a farci sostituire il nostro lavoro con le macchine, e a beneficiare di questa sostituzione. E quindi abbiamo tutti diritto ad un reddito di base.
È questo il messaggio del Basic Income Day, ed è un messaggio per tutti i lavoratori, passati e presenti, a orientare ogni Labour Day, e Giornata Internazionale dei Lavoratori, e May Day da ora in poi, fino al giorno in cui ci riuniremo a ricordare in tempi in cui, per vivere, eravamo tutti costretti a lavorare per qualcun altro.
Documento Originale: http://www.basicincome.org/news/2015/05/opinion-basic-income-day-is-a-great-idea-and-especially-on-may-day/